Il Parco Nazionale della Sila in onda su Rai 1, in un racconto dedicato alla purezza e alla ricchezza delle acque che lo abbracciano. Un Parco disegnato dalla forme dell’acqua, che grazie al suo fondo granitico abbonda di laghi, fiumi, gole e torrenti. A popolare le acque del Parco nazionale della Sila una fauna ricchissima in grado di trasmettere al visitatore un incessante sensazione di vitalità. Qualche giorno fa il Direttore dell’Ente Parco Nazionale della Sila, l’Arch. Ilario Treccosti, ha raccontato le meraviglie dell’altopiano, nella nota trasmissione Rai “Unomattina”. “Il nostro Parco è ricco d’acqua - ha sottolineato il Direttore - un’area bagnata da pioggia frequente che alimenta i tre grandi laghi : il Cecita, l’Arvo e l’Ampollino. Laghi artificiali non solo belli ma soprattutto utili per le coltivazioni e la fauna. Una fauna preziosissima che il Parco si impegna ogni giorno a tutelare come quella presente nel Lago di Ariamacina, altro lago artificiale silano, a 1.300 metri, Zona Speciale di Conservazione (ZPS) in cui nidificano importantissime specie di uccelli acquatici e dove troviamo anfibi come l’ululone appenninico e il tritone crestato. Una serie di piccole creature - sentinelle della biodiversità- che ci fanno capire l’importanza del territorio protetto della Sila, patria dell’aria più pulita d’Europa”. Prosegue poi il Direttore nel corso dell’intervista: “Altra specie importantissima e rara, presente nel parco, è la lontra, che abita i boschi e le acque dei bacini silani, monitorata grazie ad un progetto di conservazione finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha dato evidenza scientifica dell’aumento della presenza della lontra in questi territori”. È andata in onda sulla TV nazionale una panoramica dedicata ai bacini silani, nati intorno agli anni’20, con lo scopo di produrre energia elettrica e già allora utilizzati per irrigare le colture tipiche dell’altopiano. Laghi dall’inconfondibile fascino, che cambiano abito con il susseguirsi delle stagioni, ambienti che conservano caratteristiche importantissime per la migrazione di uccelli tra i più rari e sfuggenti sul territorio nazionale, quali la cicogna nera e lo svasso maggiore. Una risorsa, l’acqua, che in Sila più che mai, denota una vita turbolenta e fugace che scorre nei piccoli rivoli, in salti d’acqua e nelle cascate, scivolando mite e rilassata nei tratti più pianeggianti. Un Parco Nazionale disegnato e scandito dalla forma delle acque che lo circondano.

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