Allarme processionaria, il presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila Francesco Curcio tra i componenti del Comitato tecnico-scientifico di prevenzione e contrasto al fenomeno
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Prevenire e contrastare la processionaria del pino. È questo l’obiettivo principale del Comitato tecnico-scientifico insediatosi nei giorni scorsi negli spazi della Cittadella regionale su invito dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo.
Al gruppo di lavoro – composto da diversi esperti e professionisti come il commissario dell’azienda Calabria Verde Pino Oliva, dal dirigente dell’Uoa Forestazione Salvatore Siviglia, dal dirigente del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo, e, in rappresentanza dell’Università di Reggio Calabria, dal professor Vincenzo Palmeri e dagli entomologi Francesco Manti ed Elvira Castiglione – ha partecipato anche il presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila Francesco Curcio.
Tra i temi al centro della discussione, le iniziative da porre in essere per tutelare dalla processionaria il patrimonio boschivo.
«Ringrazio la Regione, l’assessore Gallo e il Comitato tecnico-scientifico di cui faccio parte – commenta il presidente Curcio – per l’attenzione a questa problematica che riguarda i territori della nostra Sila. Di comune accordo si è deciso di agire sensibilizzando la popolazione su rischi e accorgimenti da mettere in atto, nonchè adottando tutte le soluzioni tecniche idonee a contenere la diffusione del lepidottero, previo censimento delle aree interessate, privilegiando quelle maggiormente antropizzate. Sono state pure definite – prosegue Curcio – le modalità d’azione: spazio alla posa di trappole ai feromoni e, tra gli altri, agli strumenti per la cattura di larve in fase di incrisalidamento. Si punterà inoltre sulla diffusione di antagonisti naturali, come, ad esempio, la Villa Brunnea Becker, mosca tra i principali parassitoidi delle crisalidi della processionaria del pino. Mi auguro – conclude – che si possa effettivamente verificare una svolta rispetto a un fenomeno che colpisce non solo la natura ma anche l’uomo e la sua salute».