Sabato 16 e Domenica 17 Marzo – Villaggio Mancuso – Taverna (CZ)

 

"La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi." Con la lettura di questa celebre frase di Albert Einstein prenderà il via a Villaggio Mancuso, sabato 16 marzo e proseguirà fino a domenica 17, il II° Raduno Nazionale delle Imprese Eretiche.

 

Una frase scelta non a caso dagli organizzatori dell'evento, Nuccio Cantelmi (curatore del blog www.ereticamente.it) e Massimiliano Capalbo (presidente di Orme nel Parco) per comunicare che la sfida alla rassegnazione, al vittimismo, al pessimismo può essere vinta anche in Calabria.

 

"La prima sfida è già stata vinta - afferma Capalbo - abbiamo organizzato un evento a costo zero per la collettività e a bassissimo costo per gli organizzatori. Non siamo andati a bussare presso gli enti pubblici per ottenere finanziamenti ma abbiamo messo intorno ad un tavolo imprenditori che, come noi, operano quotidianamente per cambiare il destino del nostro territorio. L'Albergo della Posta, il Grand Hotel dei Pini e il ristorante Il Semaforo hanno messo a disposizione tempo, spazi, prodotti, accoglienza, impianti, per la buona riuscita dell'evento e noi gliene siamo grati. Questo evento è un esempio di come si possono raggiungere obiettivi comuni lavorando in squadra."

 

Dodici imprese eretiche si racconteranno nel corso della due giorni che si terrà presso il Grand Hotel Parco dei Pini il 16 marzo e l'Albergo della Posta il 17.

 

"Dimostreremo non che un'altra Calabria è possibile - afferma Nuccio Cantelmi - ma che già esiste, qui ed ora, e in questa due giorni la racconteremo. Racconteremo le sfide di chi ha scelto, ereticamente, di rifiutare i luoghi comuni e le scusanti tipiche della gente nostrana. Gli imprenditori eretici sono la dimostrazione del talento e della passione dei calabresi e della possibilità di una via differente all'accaparramento ed al profitto selvaggio. Questi creatori di valore sociale saranno d'esempio per tutti e ci guideranno ad una nuova consapevolezza circa le trame di relazione civica ed economica che si possono tessere, con la semplicità della passione e la speranza della caparbietà."

 

Ed ecco le imprese eretiche di quest'anno: la "Fattoria dei Ricordi" di San Giovanni in Fiore che ha dimostrato che si può fare impresa rispettando l'ambiente, le tradizioni e la natura; il Rifugio Biancospino di Delianuova (RC) presidio turistico nel cuore dell'Aspromonte per turisti italiani e stranieri; l'impresa vitivinicola “l'Acino” di San Marco Argentano (CS) che, attraverso il vino, intende produrre orgoglio e valori; la Libreria Ubik di Catanzaro, che è diventato un luogo di condivisione e di trame di relazioni umane prima che un semplice distributore di libri; in collegamento da Roma Salvatore Iaconesi che parlerà del progetto "Art Is Open Source" che studia le relazioni tra persone nell'era delle tecnologie di rete “social”; il progetto Matematicamente che consente l'accesso alla conoscenza agli studenti e l'abbattimento dei costi dei libri; il sindaco di Altomonte (CS), Giampiero Coppola, che ha creato una trama di intelligenze attraverso cui esprimere il talento e le potenzialità della propria comunità; il sindaco di Marzi (CS) che ha portato salute e ridotto la produzione di rifiuti adottando sistemi innovativi di erogazione dell'acqua; la rivista "Al Parco" di Satriano (PZ) impresa editoriale che ha saputo raccontare un territorio unico; Elisabetta Ferrara che, con l'omonima impresa, a Saracena (CS) produce ed esporta in tutto il mondo cosmetici biologici; Nicola Zaccato escursionista e recordman calabrese, di Morano Calabro (CS), che ha scalato le 10 vette del Pollino in 24 ore e, infine, i partner del progetto Destination Mountain che ha visto Orme nel Parco protagonista in Europa come best practice per il settore del turismo sostenibile.

 

Infine, domenica 17, verrà presentato il nuovo libro di Massimiliano Capalbo, "Gli orsi e lo zoo", un libro scritto per i giovani del Sud in cui, per la prima volta da centocinquant'anni a questa parte, un meridionale prova a rispondere, assumendosi l'onere di analizzarne senza alibi e attenuanti le ragioni, alla domanda delle domande, ovvero: perché il Sud Italia non riesce a trasformare in valore le risorse che possiede?