Avvistata la lontra nel Parco Nazionale della Sila
- Dettagli
Recentemente nel Parco Nazionale della Sila, precisamente sulle sponde del lago Ampollino, si sono verificati due eccezionali avvistamenti di lontra (Lutra lutra), animale che fino a 50-60 anni fa era presente praticamente in tutt’Italia e che ha poi subìto una rapidissima contrazione restando diffuso in maniera piuttosto frammentaria nel sud del paese (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria).
In prossimità dell’attraversamento del torrente Verberano, verso le 10 del mattino, un gruppo di ciclisti si è accorto di due animali, uno sulla riva e l’altro in acqua, impegnati in una frenetica attività di gioco. Enzo Diaco, del gruppo, seppur nel dubbio, ha intuito che si trattava di lontre. La forma del corpo, infatti, rimandava a quella di un grosso mustelide, circa una volta e mezzo una faina, e la testa dei due animali, che emergeva ogni tanto dall’acqua, sembrava quella di una foca. Due giorni dopo, nella stessa località, c’è stato un nuovo avvistamento e questa volta si trattava di due coppie di lontre che giocavano nell’acqua bassa del lago.
Sulla base della testimonianza di Enzo Diaco, Romina Fusillo e Manlio Marcelli, zoologi esperti di ecologia della lontra, ritengono molto probabile che si è trattato di sub-adulti di lontra appartenenti alla stessa cucciolata, oppure di adulti impegnati nelle attività di gioco preliminari all’accoppiamento. In effetti, essendo la lontra euroasiatica un carnivoro solitario, è piuttosto infrequente vedere più individui insieme. Si tratta di un’ottima notizia per la piccola popolazione di lontre della Sila.