Sonia Ferrari, presidente dell’Ente Parco Nazionale della Sila, eletta nel Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale dei Parchi
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Sonia Ferrari, presidente dell'Ente Parco Nazionale della Sila,è stata eletta nel Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale dei Parchi.
La scorsa settimana ad Alberese (Grosseto), nel Parco regionale della Maremma, durante un meeting che ha visto la partecipazione di circa 150 ospiti, si è tenuto il settimo Congresso nazionale della Federparchi, durante il quale è stato riconfermato alla presidenza Giampiero Sammuri e nominato il Consiglio.
La presenza della Calabria all’interno della Federazione diventa più che mai significativa, tanto più che sono stati chiamati a far parte del Consiglio, oltre alla presidente Ferrari, anche Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino e già nella Giunta di Federparchi, e Antonio Nicoletti, Responsabile Nazionale Aree Protette e Biodiversità di Legambiente (riconfermato nel Consiglio).
L’elezione di Sonia Ferrari testimonia il riconoscimento da parte dei Soci della Federazione dell’impegno messo in atto dalla presidente nel guidare in questi anni il Coordinamento regionale della Federparchi ed il Parco Nazionale della Sila, un impegno sostenuto con convinzione che ha conferito al Parco una grande visibilità a livello regionale e nazionale e che si è basato fortemente sul coinvolgimento delle altre aree protette della Calabria, unite per rafforzare un'immagine unitaria del “prodotto natura”, di maggior impatto ed in grado di influire significativamente nell'attuazione di politiche di sviluppo socio-economico dei territori che aderiscono alla Federparchi.
Nel Consiglio della Federparchi, dunque, una voce importante sarà quella proveniente dalla Calabria, una regione che vanta la presenza di ben tre Parchi Nazionali all'interno del proprio territorio (eguagliata in questo solo dal Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise), di un Parco naturale regionale, di molte riserve naturali ed oasi protette. Un enorme patrimonio ambientale, culturale e storico, che può rappresentare per questa regione una delle maggiori fonti di sviluppo economico e sociale coinvolgendo moltissimi addetti ai lavori, volontari delle cooperative che lavorano per i Parchi, operatori del turismo e dell'agricoltura.
Durante il Congresso della Federparchi, che si è chiuso sabato scorso con le escursioni nel Parco della Maremma, i direttori dei Parchi hanno inoltre nominato la propria componente nel comitato tecnico scientifico della Federazione.