Quando la sinergia fra pubblico e privato funziona, accade che i conti tornino e i risultati siano tangibili. E’ passato oltre un anno dall’evento “Calabria meets Malta”, durante il quale il Parco Nazionale della Sila aveva raccontato all’isola, con una mostra a La Valletta, risorse e ricchezze dell’altopiano, grazie ad un’esposizione dedicata all’offerta turistica silana che ha visto la partecipazione di operatori del settore turistico enogastronomico e legato alle produzioni artigianali dell’altopiano. A distanza di qualche tempo, Charles Misfud, maltese con una passione per il giornalismo fotografico, è arrivato in Sila e dello scenario calabrese ha catturato suggestioni paesaggistiche in foto di grande impatto, riuscendo a coinvolgere un gruppo di tour operators maltesi ed in particolare un sacerdote che organizza abitualmente viaggi educativi e di studio. In questi giorni, padre Maurice è in visita nel Parco Nazionale della Sila insieme ad un gruppo di maltesi, alla scoperta dei luoghi incantevoli della Sila Grande e della Piccola. Dai Centri visita alle riserve naturali, dai laghi agli antichi borghi della montagna calabrese, il tour ripercorre le tappe significative del Parco, tracciando un itinerario che attraversa luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica e storica, in grado di avvicinare i visitatori alla cultura ed all’identità locali. Il Parco continua a mettere in pratica ciò che fin dalla sua istituzione professa, una collaborazione attiva con le altre Istituzioni locali e con tutti gli stakeholders del territorio, nell’intento di creare una rete di azioni che sia il risultato dell’ obiettivo condiviso di favorire in Sila sviluppo economico e sociale, rigorosamente ecosostenibile. Il risultato è tangibile ed il caso di Malta è un esempio di come la sinergia fra pubblico e privato possa funzionare perfettamente quando è chiara la direzione del meccanismo.