GIORNATE FAI DI PRIMAVERA IL RACCONTO DELLA RISERVA DEI GIGANTI DI FALLISTRO NEL CUORE DEL PARCO NAZIONALE DELLA SILA
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Grande riscontro per le Giornate FAI di Primavera, giunte alla loro 31°edizione. Sabato 25 e domenica 26 marzo, presso la Riserva dei Giganti di Fallistro e in oltre 750 altri luoghi/beni FAI si è svolto il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Un appuntamento ormai storico, riproposto annualmente dal FAI con l’arrivo della bella stagione.
Un’opportunità imperdibile per scoprire i sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione. “Obiettivo delle Giornate FAI di Primavera”, come ci racconta in un’intervista Simona Lo Bianco, Resp. della Riserva dei Giganti di Fallistro, “è quello di valorizzare non solo la Riserva dei Giganti della Sila, ma anche tutto ciò che gravita intorno alla Riserva. Le storie, i racconti, le eccellenze e le esperienze di qualità, che rendono il territorio del Parco Nazionale della Sila, una meta ambita ma al contempo estremamente tutelata”. La Sila non smette di stupire e grazie anche alle Giornate FAI di Primavera, offre a tutti i visitatori del Parco una ulteriore occasione per visitare la splendida Riserva dei Giganti, animata dalle tante attività organizzate per l’evento e l’intero territorio del Parco Nazionale della Sila che abbraccia la Riserva.
Trekking, visite guidate e una grande accoglienza da parte di tutto lo staff della Riserva, per far vivere a tutti gli ospiti una giornata ricca di emozioni, scorci meravigliosi e momenti di spensieratezza all’interno del magnifico bosco ultracentenario nel cuore del Parco Nazionale della Sila. Un’occasione importante per coinvolgere turisti e visitatori in un racconto del territorio autentico ed emozionante. Turisti non come semplici visitatori, ma come veri e propri cittadini temporanei che stabiliscono con la Riserva, con il Parco e con tutto il contesto intorno una relazione privilegiata, che li porta ad apprezzarne molteplici aspetti, rendendoli ambasciatori volontari del patrimonio naturalistico e culturale dell’Altopiano Silano.