La Ricerca Scientifica sulle straordinarie unicità Entomologiche e Forestali del Parco Nazionale della Sila in onda su TGR Mediterraneo.

 

Domenica 26 gennaio 2020, TGR Mediterraneo - rubrica nazionale di RAI 3 - dedica, alle ore 12:25, un lungo servizio alle foreste del Parco Nazionale della Sila. In particolare si sofferma sulla biodiversità entomologica delle old growth forests o boschi vetusti, aree forestali considerate hot spot per la conservazione della biodiversità e per lo studio della dinamica naturale dei sistemi forestali.

Il mondo scientifico, infatti, riconosce la grande importanza di tutti quei lembi di foresta che, per vari motivi, presentano caratteri di elevata naturalità e vetustà.

Il Parco Nazionale della Sila, celebrato per le sue estese e selvagge foreste, rappresenta un luogo estremamente significativo relativamente ai boschi vetusti. La Sila ospita, infatti, boschi di pino calabro, importanti per estensione e caratteristiche strutturali, e la conservazione delle pinete assume notevole rilievo sia dal punto di vista ambientale e socioeconomico, sia da quello storico e culturale. Analoga considerazione meritano le foreste di latifoglie. Le faggete in particolare, miste spesso all’abete bianco, caratterizzano, insieme alle pinete, la fascia montana.

I boschi vetusti della Sila sono contraddistinti da comunità ricche di specie entomologiche di alto pregio naturalistico, conservazionistico e protezionistico, fra cui l’insetto Cucujus cinnaberinus.

Un coleottero bioindicatore, protetto dalla Comunità Europea, che nel 2008 era stato dichiarato estinto per l’Italia e che nel 2009 è stato rinvenuto in Sila.

Dopo anni di costante ricerca, si può affermare che le popolazioni di Cucujus, presenti in Sila, sono le più corpose e ben conservate di tutta l’Europa. Ciò ad attestazione dello stato di alta salubrità delle nostre foreste silane.

L’Ente Parco Nazionale della Sila, nella persona del dott. Francesco Curcio – Presidente - continuerà a creare i presupposti perché lo sviluppo delle condizioni di vita delle popolazioni locali sia basato sulla conservazione, sulla valorizzazione e sulla razionale gestione delle risorse naturali e culturali del territorio. Ciò per consentire, sia per fini educativi sia ricreativi, la fruizione di questi beni naturali da parte di tutti.

Nel corso della trasmissione argomentano, a tal proposito, il prof Francesco Iovino, ordinario di Ecologia Forestale dell’Università della Calabria, il prof Pietro Brandmayr ordinario di Zoologia dell’Università della Calabria, il dott. Antonio Mazzei entomologo del Museo di Storia Naturale della Calabria.

Per ciò che attiene all’aspetto gestionale e divulgativo, intervengono la dott.ssa Barbara Carelli, il dott. Giuseppe Luzzi (Ente Parco Nazionale della Sila) il dott. Giovanni Vizza (Guida Ufficiale del Parco) la dott.ssa Lorella De Buono con l’opera letteraria, presentata di recente, dal titolo “Il piccolo Cucujus e la gigantesca Sila”.