Lorica, 18 maggio 2017 – È stato presentato oggi presso l'Aula Magna dell'UNICAL l'ultimo volume della collana del Parco, “I coleotteri del Parco Nazionale della Sila”.

Il volume è frutto degli sforzi congiunti di Antonio Mazzei e Pietro Brandmayer, rispettivamente entomologo curatore e Presidente del Museo di Storia Naturale della Calabria, in collaborazione con Ettore Contarini e con il Direttore f.f. del Parco Nazionale della Sila Giuseppe Luzzi.

Durante le ricerche svolte per il volume gli autori sono riusciti anche a scoprire una nuova specie di coleottero, finora sconosciuta, l' “Agonum tulliae”, così battezzato in onore della scomparsa professoressa di zoologia Tullia Zetto dell'UNICAL.

Dopo i saluti della professoressa Ferrari, riconfermata ancora una volta Commissario Straordinario del Parco Nazionale della Sila, notizia giunta giusto a ridosso della conferenza, la stessa ha ceduto la parola agli autori del libro.

Un volume «frutto di un'avventura» nelle parole del professor Brandmayer «iniziata già nel lontano 2009. Nel testo parliamo di coleotteri saproxilici, ossia i principali “operatori” delle foreste, visto che sono capaci di demolire il legno morto trasformandolo in biomasse che possono poi essere utilizzate dai componenti delle altre specie animali». Una ulteriore prova, se ce ne fosse bisogno, del buon lavoro fatto dal Parco per preservare la biodiversità dei luoghi.

Il Direttore f.f. del Parco dott. Giuseppe Luzzi, dopo aver ringraziato «il professor Brandmayer, che mi ha fatto appassionare all'entomologia» - ora guarda già al passo successivo - «Di qui a poco uscirà anche il decreto che prevede i finanziamenti per il monitoraggio, e noi siamo già pronti a partire».

Ha passato poi la parola allo storico Direttore del Parco della Sila solo recentemente andato in pensione, il dott. Michele Laudati, il quale ha ricordato come «il prossimo anno saranno ben 50 anni che una quota parte del territorio del Parco della Sila è protetto, quella coincidente con l' “antico” Parco Nazionale della Calabria, uno dei 5 parchi originari italiani. Cinquanta anni spesi a conservare la biodiversità».