Lorica, 20 marzo 2017 – Sabato 18 marzo si è svolto a Modena un incontro per presentare l'offerta outdoor della nostra regione. Il dibattito è stato introdotto dall'accattivante titolo “Calabria, una palestra a cielo aperto” e ha avuto luogo presso il Padiglione C 18 dell'Outdoor Expo, un appuntamento immancabile per aziende ed appassionati.

Vari esperti del settore si sono occupati di illustrare tutte le tante attività sportive che è possibile praticare in Calabria. A chiudere l'incontro si è svolta poi una degustazione delle eccellenze enogastronomiche made in Calabria.

Le possibilità sono veramente tante: free climbing, torrentismo, rafting – tra l'altro praticabili in alcuni dei più bei canyon d'Italia, come le Gole del Raganello e quelle del Fiume Lao – mountain bike e turismo equestre, per citare solo alcune delle attività outdoor che la Calabria è in grado di offrire e proporre durante tutto l'anno. Senza dimenticare quelle più «tranquille» come il trekking o il Nordic walking.

La tormentata morfologia prettamente montuosa della Calabria, eredità di una storia geologica complessa e variegata, fa si che la regione sia particolarmente ricca di corsi d’acqua e torrenti; questo la rende uno dei migliori luoghi per praticare canyoning e torrentismo in tutti i periodi dell’anno.

Il canyoning, in particolare, è un modo sicuramente unico per poter visitare ambienti nascosti e spettacolari, solitamente non percorribili in altro modo, ed è caratterizzato dall’impossibilità della «progressione a ritroso», ossia l'uscita dal canyon può avvenire solo verso valle in corrispondenza di vie di abbandono praticabili, cosicché tutti gli ostacoli o imprevisti che si presentano lungo il percorso devono essere quindi affrontati e superati con le tecniche più appropriate.

Una «palestra all'aria aperta» quindi, dove il visitatore non solo potrà trovare le attività a lui più congeniali, ma anche scoprire un patrimonio di inestimabile valore culturale, paesaggistico e naturalistico. Davvero non mancheranno le occasioni per godere della salubrità dell’aria e dei boschi lussureggianti, in ambienti ricchi di storia, cultura e tradizioni.

Tutto questo ben si sposa con i valori proposti dalla “Carta Europea del Turismo Sostenibile” (CETS) – che come ricordiamo è stata ottenuta dal Parco Nazionale della Sila già da svariati anni – che auspicano “uno sviluppo capace di rispondere ai bisogni delle generazioni attuali, senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai propri” così come espresso nel Rapporto Bruntdland – Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo.