Nuove intese per il Parco Nazionale della Sila. Accordo con il Club Italiano Pastore della Sila e il Soccorso Alpino Calabria
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Nuove intese per il Parco Nazionale della Sila. Ieri, 18 febbraio 2016, il commissario dell'Ente che tutela e promuove le aree protette della Sila, Sonia Ferrari, ha sottoscritto due convenzioni, la prima con il Club Italiano Pastore della Sila (CIPS), presieduto da Isabella Biafora, l'altro con il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria, guidato da Luca Franzese. Il CIPS, associazione cinotecnica specializzata, ha come scopo lo studio, il recupero, il miglioramento genetico, la diffusione e la valorizzazione del Cane da Pastore della Sila, antico custode delle greggi, razza autoctona calabrese che si è forgiata proprio sul territorio dell’altopiano silano e la cui adattabilità, resistenza all’ambiente ed efficacia nella funzione di deterrente contro le predazioni da lupo sono scritte nel proprio corredo cromosomico. L'accordo sottoscritto dal Parco della Sila con il CIPS mira all'integrazione dei Cani da Pastore della Sila presso i greggi che pascolano nelle aree protette silane in modo da consentire una difesa naturale dagli attacchi dei lupi che garantisca la salvaguardia e la conservazione dei lupi stessi e che migliori la loro convivenza con le attività pastorali dell’altopiano silano. Con l'intesa sottoscritta ieri il Parco si impegna, fra l'altro, ad adottare cuccioli di questa razza – che, nonostante fosse considerata estinta, grazie alla caparbietà di alcuni soci del CIPS nel 2014 ha ottenuto dall’ ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) il riconoscimento ufficiale nazionale con l’attivazione del Registro Supplementare Aperto (R.S.A.) - provenienti esclusivamente da allevatori zootecnici segnalati dal CIPS ed a programmare i futuri accoppiamenti dei soggetti idonei, ai fini dell’aumento della variabilità genetica della popolazione di Cane da Pastore della Sila. L'accordo avrà una durata di tre anni, durante i quali assisteremo certamente ad una valorizzazione e diffusione di questa razza autoctona calabrese anche negli altri Parchi italiani.
La convenzione sottoscritta dal commissario del Parco, Sonia Ferrari, con Luigi Franzese, presidente regionale del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria, pone invece l'accento sulla sicurezza dei fruitori della montagna. Escursionisti, trekkers più esperti o semplici appassionati della montagna che amano passeggiare nei boschi potranno godere delle bellezze silane con maggiore tranquillità. Questa intesa mira, infatti, a garantire un livello di sicurezza più alto possibile ai visitatori del Parco, anche nella fruizione della rete sentieristica realizzata dall'Ente Parco in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI), estesa per oltre 600 km. Sul retro di ogni tabella posizionata lungo i sentieri (circa 80) un numero identificativo, qualora segnalato in caso di necessità, consentirà al Soccorso Alpino Calabria di individuare il luogo preciso dell'emergenza, garantendo così un pronto intervento. Il Soccorso Alpino, inoltre, con questa convenzione si impegna per 3 anni a fornire soccorso sul territorio silano anche su semplice segnalazione telefonica da parte dell'Ente Parco.
“Sappiamo che nelle nostre aree protette sono attive già da un decennio due Stazioni di Soccorso Alpino, quella della Sila e quella di Catanzaro, che hanno effettuato moltissimi interventi di soccorso sulla nostra montagna calabrese, ma vogliamo supportare ulteriormente queste attività per garantire a tutti gli amanti della Sila una maggiore sicurezza.” - ha dichiarato Sonia Ferrari durante l'incontro di ieri per la firma delle convenzioni. Luigi Franzese ha sottolineato, inoltre, che i visitatori della Sila avranno senz'altro un grande beneficio da questo accordo, perchè grazie al contributo dell'Ente Parco ci sarà anche un miglioramento dell'attrezzatura utilizzata per gli interventi di soccorso.”