Sonia Ferrari è Commissario Straordinario del Parco nazionale della Sila. Il Ministro Gian Luca Galletti le rinnova il mandato per 6 mesi
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Sonia Ferrari è di nuovo alla guida del Parco nazionale della Sila. E’ così che ha deciso il Ministro Gian Luca Galletti, che ha rinnovato il mandato della docente di Marketing territoriale e del turismo all’Unical come Commissario Straordinario del Parco silano. Già Presidente dal 2009 per 5 anni e Commissario per due volte, per la sua professionalità ed esperienza Sonia Ferrari guiderà il Parco per i 6 mesi a venire.
Anche Coordinatrice di Federparchi Calabria, la stessa ha dimostrato in questi anni di lavoro una grande capacità di tutelare le bellezze preziose della Sila, ma anche di valorizzarle e promuoverle attraverso molte iniziative che, grazie al costante coinvolgimento degli attori locali, hanno contribuito significativamente a far crescere le aree protette silane, diventate una delle principali mete turistiche calabresi. Dal 2009 ad oggi il Parco della Sila ha fatto davvero passi da gigante e molti sono i progetti iniziati che Sonia Ferrari si aspetta di completare nei mesi a venire.
Il risultato forse più eclatante del grande lavoro svolto è la proclamazione della Sila quale Riserva della Biosfera dell’Unesco (la decima in Italia), ottenuta a giugno del 2014. Un importantissimo riconoscimento che colloca la Sila in una rete mondiale dei siti di eccellenza dell’Unesco che conta oltre 600 Riserve della Biosfera, un primato assoluto per la Calabria, che costituisce non solo un motivo di orgoglio visto la valenza internazionale del programma, quanto un’opportunità su cui puntare per costruire politiche di sviluppo sostenibili. E poi la candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità per la quale è stato redatto e presentato alla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco il relativo format (che poi, dopo l’istruttoria da parte dei soggetti competenti, verrà presentato al Centro del Patrimonio Mondiale dell’Unesco di Parigi), l’avvio della candidatura a Geoparco ed ancor prima il riconoscimento, ricevuto da Europarc, della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), uno strumento utile a stabilire e consolidare le sinergie locali fra gli Enti, i privati e le Associazioni, impegnati insieme a definire una strategia comune di azione sul territorio silano per il suo sviluppo ecosostenibile. Un grande lavoro è stato realizzato per creare un’eccellente rete sentieristica, che attualmente conta circa 80 tracciati per un totale di circa 700 chilometri, riordinati e resi agibili negli ultimi anni grazie alla collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI), in grado di offrire al visitatore divertimento e sicurezza. Segnavia, pannelli esplicativi e mappe aggiornate accompagnano l'escursionista alla scoperta del magico ambiente silano, fatto di laghi e foreste. Per rafforzare l’immagine del Parco dentro e fuori dai confini regionali e favorire al meglio la condivisione di obiettivi per la promozione ecosostenibile di aree che possono costituire una delle maggiori fonti di sviluppo economico e sociale per l’intera Calabria, l’Ente guidato da Sonia Ferrari ha puntato molto anche alla comunicazione ed al web marketing, organizzando, fra l’altro, press tour e blog tour nelle aree protette silane, creando un nuovo sito web istituzionale, partecipando alle più importanti fiere di settore, organizzando eventi, convegni, seminari, workshop, meeting anche internazionali sul proprio territorio. Tante strutture d’eccellenza sono state realizzate in questi anni, fra cui una rete museale che comprende tre ecomusei in borghi ricadenti nel Parco e consente ai visitatori di approfondire la conoscenza delle tradizioni e della cultura locale. Si tratta del Museo della Biodiversità del Centro Visita Cupone (ultimo ad essere realizzato, con circa 22.000 esemplari tra farfalle, insetti, talpe, piccoli mammiferi, ed altro ancora), il Museo etnografico nell’opificio dell’antica segheria dello stesso Centro Visita (restaurata dall’Ente Parco diventando un bellissimo esempio di archeologia industriale), i Musei tematici “Le Foreste della Sila” e “Le Foreste e l’Uomo” nel Centro Visita “Antonio Garcea” a Monaco, l’Arboreto del Parco nella località Fossiata, con alberi monumentali che rappresentano la flora tipica appenninica e dell’arco alpino, e tanti altri interventi significativi sul territorio in grado di conferirgli una solida identità. Al centro delle iniziative del Parco anche molte attività di educazione ambientale, che hanno coinvolto significativamente le scuole nelle visite alla Sila, e progetti di tutela della biodiversità, che hanno interessato studiosi e ricercatori e consentito l’elaborazione di progetti utili alla salvaguardia del patrimonio ambientale del Parco.
C’è ancora tanto da fare e molto ancora ci si aspetta di realizzare. Le premesse, pero’, sono buone per un contesto territoriale che è senz’altro complesso, ma realmente ricchissimo di proposte e spunti.