I Parchi nazionali del Sud insieme per Expo 2015
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La promozione di Expo 2015 - l’Esposizione Universale su un tema decisivo: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, in programma a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 - passa attraverso le aree protette del Mezzogiorno d’Italia.A Castrovillari, nel Parco Nazionale del Pollino, i presidenti e diversi direttori di sette Parchi Nazionali del Sud, si sono riuniti per definire obiettivi e strategia per la partecipazione alla manifestazione internazionale di EXPO 2015. Anche Sonia Ferrari, Commissario del Parco Nazionale della Sila era presente all’incontro, insieme a Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del Pollino; Cesare Veronico Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia; il Direttore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni; Domenico Totaro Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese; Giuseppe Bombino Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte; Stefano Pecorella Presidente del Parco Nazionale del Gargano.Obiettivo prioritari e condiviso è quello di rappresentare, in un quadro di coesione territoriale per il Sud, i temi centrali di EXPO 2015 in relazione alle singole realtà delle aree protette nazionali, attraverso un progetto che coinvolga ogni singolo parco, il suo territorio e le sue eccellenze.I Parchi nazionali del Sud, richiamando lo spirito della Carta di Matera, da essi sottoscritta, in coerenza con gli indirizzi diffusi dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, intendono, con questa intesa realizzare iniziative comuni e condivise di valorizzazione della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, applicate al capitale naturale ed alla qualità e sicurezza del cibo, energia per il pianeta.Con questa iniziativa si intende dar seguito all’impegno svolto in questi anni dalle aree protette italiane, in particolare i Parchi del Sud, nella valorizzazione dei prodotti tipici, a partire dall’Atlante dei prodotti tipici dei Parchi italiani, nella crescita delle filiere di qualità e di modelli di sviluppo e conservazione delle tradizioni alimentari come elementi culturali dei territori interessati dalle stesse aree protette.Le iniziative avranno come temi principali la sostenibilità alimentare e la corretta produzione e consumo del cibo, la dieta mediterranea, il racconto dei luoghi e delle comunità interessate e la promozione dei prodotti e delle tradizioni ad essi legate. Il tutto in un mix di esperienze e di contenitori culturali capaci di contribuire a far crescere la cultura e la consapevolezza della necessità di frenare la perdita di biodiversità e a conservare il paesaggi e la natura.Attenzione importante sarà posta a temi sensibili quali : la multifunzionalità dell’agricoltura moderna; i diritti e la legalità; i beni comuni; la coesione sociale e l’identità culturale del mondo rurale per promuovere la sicurezza alimentare, il risparmio di energia e di risorse naturali; la manutenzione del territorio e la tutela del paesaggio; la promozione dell’agricoltura sociale e di nuovi modelli di turismi.